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99 VIDEO:

UN PROGETTO PER LA TRANSIZIONE

[LaN_d_arch]

Progetto di: Lorella Fulgenzi (project leader), Nicoletta Trasi

Animazione e musiche: Italo Alessio Di Fabio

Video presentato alla XV Biennale di Architettura di Venezia 'Reporting From The Front' (curatore: Alejandro Aravena)

‘99 video’ è un progetto pensato per L’Aquila, ma riproponibile in tutti quegli scenari in cui la  catastrofe ha prodotto un’emergenza.

La volontà progettuale, legata a questa fase di transizione tra la catastrofe e la ricostruzione, vuole recuperare un’ identità locale e tradurla nel linguaggio della contemporaneità.

Per questo il 99: identità locale simbolica forte per gli aquilani - 99 piazze, 99 cannelle...

Per questo la videocomunicazione, che,  insieme al virtuale, è strumento proprio della nostra era, era dell’elettronica.

Come sostiene Virilio: “(…) Ora, qui non si tratta soltanto di stereofonia e stereoscopia, ma del rapporto con la realtà: con la realtà locale, che è lo spazio concreto in cui mi trovo, e quella globale, nella quale il tempo reale mi consente di comunicare con il mondo intero, con città lontane. Dobbiamo mirare a un equilibrio fra le due dimensioni ! (…)”.

A L’Aquila 40.000 persone su 70.000 sono portate al di fuori della loro città, dei loro ‘luoghi’.

Si vuole ricostituire subito quello spazio di relazioni interrotte per tutti gli abruzzesi privati del loro ‘cuore pulsante’ e soprattutto per quei 40.000 aquilani ‘dispersi’ nel territorio abruzzese; quello spazio di relazioni che da un lato investe il contatto con i luoghi, e dall’altro il contatto tra  persone che vivevano in quegli stessi luoghi.

Per far tornare a pulsare il cuore de L’Aquila, sono loro, i luoghi della città storica, a ‘doversi muovere’. Questi, vengono ‘portati’ nelle aree della ‘dispersione’, attraverso un sistema di 99 webcam che riprendono, istante per istante, la ricostruzione, e 99 video che, ubicati in quelle aree, in tempo reale la trasmettono.

99 installazioni video che, oltre a trasmettere la ricostruzione, in modo interattivo consentono a tutti di entrare in contatto, mantenendo vivi quei legami sociali spezzati dal sisma e che grazie ad una comunicazione in tempo reale anche delle attività culturali, ludiche, sociali, … della città, stimolano una partecipazione attiva ad una  graduale ripresa della vita sociale a L’Aquila.

 99 installazioni video che, al loro interno, definiscono stanze virtuali, stanze dei ricordi, delle reminiscenze, ma soprattutto delle speranze che si auspica vadano realizzandosi.

La videocomunicazione, con il virtuale, apre un filo diretto con la città: rende partecipi, dà consapevolezza della ricostruzione, offre una possibilità di controllo, tornando a dare corpo unico alla popolazione sparsa sul territorio.

Ora, se è vero che il virtuale ‘derealizza’ i rapporti interpersonali, in questo caso, dove i rapporti reali non sono più possibili, lo spazio virtuale dell’era elettronica viene utilizzato come strumento di correlazione tra le persone, finalizzato alla riappropriazione di uno spazio reale: la città con i suoi ‘luoghi’.

Si tenta così di dar corpo ad un iter di ricostruzione, in cui, attore principale di un processo progettuale decisionale allargato, diventa quella ‘esplosione’, quel ‘big bang’ di aquilani sparsi.

People meet in architecture

 

‘99 video’ è un progetto che vuole dare una risposta al dopo-catastrofe.

Ma la vera sfida, per noi architetti, sarà progettare un futuro pronto a sopportare le catastrofi . Come dice Niemeyer:  “(…) la temperatura di molti paesi sta arrivando a livelli insopportabili, (….)gli tsunami si ripetono sempre più frequentemente distruggendo intere zone di litorale, (….)la Terra in una cinquantina di anni avrà una popolazione di dieci miliardi di abitanti, (….) le tempeste e i terremoti potranno raggiungere violenze incalcolabili(….) l’architetto (….) dovrebbe  immaginare soluzioni possibili di fronte a scenari così poco promettenti”.

99 VIDEO

99 VIDEO

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[In alto: '99 VDEO', di Lorella Fulgenzi e Nicoletta Trasi; durata 3:01; 2012]

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