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corso di progettazione architettonica

N. Trasi ha insegnato per 2 anni presso la Università della Calabria, a Cosenza come assegnataria dei Corsi di Progettazione Architettonica e del Laboratorio di Architettura e Progettazione Architettonica 3.

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PROGRAMMA E OBIETTIVI DEL CORSO

Il corso ha l’obiettivo di far acquisire allo studente nozioni e strumenti necessari all’elaborazione del progetto degli spazi urbani ed extraurbani. A tale scopo si ritiene indispensabile fornire le chiavi di lettura dello spazio urbano, ovvero gli strumenti necessari per la sua analisi.
L’analisi sarà effettuata attraverso vari strumenti: la cartografia a varie scale, la fotografia, le passeggiate in situ, lo schizzo dal vero, tutti mezzi diversi ma indispensabili nel loro intrecciarsi, a per restituire una lettura interpretativa dei luoghi in questione.
L’esperienza progettuale nascerà proprio dall’analisi del luogo. Aspetto fondamentale dunque è il rapporto tra luogo e progetto: la scelta di collocare il progetto in un dato luogo urbano o extraurbano, deriva dalla convinzione che l’architettura nasce e si definisce in rapporto al luogo. Oggi di fronte alla frammentazione dei codici di riferimento comuni, l’edificio trova spesso la sua identità nel confrontarsi con le tracce, i suggerimenti, ed anche i condizionamenti del sito.


Tema di progetto: un padiglione espositivo in una cava dismessa
Il tema del corso è la progettazione di un ‘padiglione espositivo’ all’interno di un’area di cava dismessa, nel comune di Castiglione Casentino.
Tale padiglione ospiterà una mostra permanente sulla storia di quel sito, nonché esposizioni temporanee diverse.
Progettare un edificio all’interno di un luogo così connotato come è una cava dismessa, significa innanzi tutto stabilire un ‘dialogo’ con un paesaggio così suggestivo.
Un insieme di tematiche, che saranno oggetto delle lezioni, dovranno animare il progetto dell’edificio: il rapporto con una dimensione quasi monumentale, quella delle grandi pareti scavate, così pure la memoria industriale del luogo, il rapporto tra artificiale (la modifica che l’uomo ha apportato) e naturale (il materiale estratto), i colori, la stratificazione delle rocce, l’accumulo dei massi estratti,…sono solo alcuni degli elementi che entreranno nella poetica del progetto.
Sarà importante progettare anche l’accesso al padiglione, attraverso la riqualificazione del piazzale di cava un tempo adibito ad ospitare i macchinari estrattivi. Si potranno prevedere anche percorsi espositivi all’aperto. Qui inoltre sarà da prevedere un’area di sosta per le automobili del personale e del pubblico.
Il nuovo padiglione dovrà contenere spazi per esposizioni temporanee, spazio per esposizioni permanenti, un punto ristoro, un locale biglietteria e vendita libri, una saletta per proiezioni, sala riunioni, servizi igienici per il pubblico e per il personale. La superficie sarà limitata, di circa 200 mq, ad uno o due livelli.


Il Corso è organizzato in varie fasi:
Prima fase: un’esercitazione sull’analisi dell’ area di studio, articolata in una tavola formato A1 (59x84) alle scale opportune (1: 5000, 1:1000, 1: 500…) comprendente profili, planimetrie, fotografie e quant’altro necessario alla lettura del luogo. La tavole comprenderà dunque rilievo, schemi, concept, scenari cosi come definiti nel corso delle lezioni.
Seconda fase: un’esercitazione sul progetto del padiglione espositivo che sarà progettato da ciascuno studente singolarmente; tale fase sarà articolata in due tavole formato A1 alle scale opportune (1:200, 1:100 …); si richiede inoltre un plastico di studio del singolo progetto, realizzato con materiali a libera scelta, in scala opportuna (1: 100 – 1:50).
La presentazione finale del progetto sarà articolata dunque in 3 tavole formato A1 (una di analisi e due di progetto); un plastico di studio.
Contemporaneamente alla redazione delle tavole, lo studente avrà un “taccuino”, che sarà poi portato all’esame, in cui da un lato, annoterà le sue riflessioni, percezioni (colori, rumori/silenzi, ritmi veloci/lenti…), appunterà le letture interessanti, inserirà schizzi, foto, collages, riferimenti artistici, ecc. dall’altro racconterà brevemente l’evoluzione dell’area di progetto.


Organizzazione didattica del Corso
Il corso prevede varie lezioni e revisioni in classe, con revisioni da parte del corpo docente. Durante il suo svolgimento sono previste tre revisioni collettive in cui sarà verificato lo stato di avanzamento lavori mediante presentazione da parte dello studente del suo progetto con un power point di 10 minuti, del plastico, e del taccuino.


Modalità di esame
L’esame, che si terrà nei mesi di giugno/luglio e/o settembre consisterà nella verifica di quanto svolto durante il semestre, attraverso la presentazione delle tavole, del plastico e del taccuino nonché nella verifica del supporto teorico fornito dalle lezioni e dai testi consigliati.


Bibliografia consigliata
Sulla città di Cosenza:
- P. Scaglione, Calabria. Paesaggio-Città. Tra memoria e nuovi scenari, 2006
Sulle problematiche del paesaggio e delle aree estrattive:
- Nicoletta Trasi, ‘Paesaggi rifiutati-paesaggi riciclati. Prospettive e approcci contemporanei.’ Editore Dedalo, Roma, 2001
- Metamorfosi quaderni di architettura, n. 47/2003, ‘Il paesaggio modellato- the molded landscape’
(numero a cura di Nicoletta. Trasi)
- AD interdiscplinary Architecture, a cura di Nicoletta Trasi, Wiley Academy, London 2001
Sul progetto di piccole strutture:
- ‘Microarchitectures’ in: Architecture d’Aujourd’hui, n. 328/2000
- ‘Small structures’, in: Topos n. 42/2003
- ‘Grandes idées, petites structures’, a cura di de Phyllis Richardson, Lucas Dietrich, edizione Thames et Hudson, 2002
Si consiglia inoltre:
- Jean-Louis Cohen, Martin Moeller, Architectures du béton, nouvelles vagues, nouvelles recherches. Le Moniteur, 2006

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