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Il mestiere dell’architetto attraverso 10 testimonidel Moderno a partire dall’atelier di Le Corbusier

Progetto di Ricerca di Università (tipologia: medio): ‘Il mestiere dell’architetto attraverso 10 testimoni del Moderno a partire dall’atelier di Le Corbusier’
Finanziato nel 2014 e nel 2017
Pubblicazione in corso con edizioni Birkhauser

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Abstract
L’atelier di rue de Sèvres, che è stato oggetto di studio in precedenti ricerche finanziate allo stesso gruppo composto dalla sottoscritta e da Alessandra Capanna, ha formato negli anni, progettisti di livello internazionale, cresciuti nel seno delle sperimentazioni di Le Corbusier, che hanno nella maggior parte dedicato al mestiere di architetto una propria produzione a partire dal secondo dopoguerra, fino ai giorni nostri.
La domanda di finanziamento è stata presentata per poter completare una Ricerca avviata nel 2012 e proseguita nel 2014, finanziate entrambe dal nostro Ateneo, che oggi necessita di ulteriori approfondimenti nei materiali d’archivio depositati presso gli eredi dei progettisti che collaborarono con Le Corbusier, o presso la Cité de l’architecture & du patrimoine, prevalentemente a Parigi e Lione.
Il progetto partiva da otto interviste sul tema del mestiere dell’architetto realizzate da N. Trasi a otto importanti collaboratori del Maestro (da Xenakis a Aujame a Veret ecc.). Tali preziose testimonianze offrono lo spunto per una riflessione sull’eredità del Moderno, sul modo di progettare e di costruire edifici la cui connotazione teorica non escluse mai la pratica del mestiere di edificare. Lo studio del caso esemplare dell’Atelier di Le Corbusier, nel quale emersero queste personalità di rilievo, già note, ma ad una comunità scientifica molto ristretta, è già avviato. La Ricerca vuole ora approdare ad una pubblicazione internazionale, già concordata con la Fondation Le Corbusier, che possa portare alla luce aspetti nuovi ed originali, sia rispetto al periodo di collaborazione con Le Corbusier dal dopoguerra al 1956, trattati nella prima parte del libro, sia rispetto alle singole successive esperienze professionali dei singoli personaggi, dopo l’esperienza di collaborazione con Le Corbusier fino ai giorni nostri, che viene trattato nella seconda parte.


Inquadramento della ricerca proposta in ambito nazionale ed internazionale
A poco più di un anno dalle celebrazioni dei 50 anni dalla morte di Le Corbusier, che hanno visto la partecipazione di studiosi di fama internazionale a Convegni tenuti in moltissime sedi accademiche prestigiose in Italia, in Europa e oltreoceano, una riflessione sull’eredità del maestro svizzero si rende necessaria.
Fa parte di questo ambito di ricerca un numero consistente di studi che i due componenti del gruppo di ricerca hanno presentato in Convegni internazionali e nello specifico al IX Rencontre de la Fondation Le Corbusier del 2001 ‘Le Corbusier et Paris’ in cui N.Trasi è intervenuta con “Le sens du desordre: formes d’activités dans l’Atelier de Le Corbusier” e al convegno Docomomo del 2005 su ‘La reception de l’architecture du Mouvement moderne: image, usage, heritage’; A.Capanna è intervenuta alla con “Conoids and Hyperbolic Paraboloids in Le Corbusier’s Philips Pavilion” al convegno Nexus 2000 (ripubblicato da Springer-Birkhauser nel 2016 in “Architecture and Mathematics from Antiquity to the Future”, Volume II, pp377-387, alla 10th international, interdisciplinary Nexus conference for architecture and mathematics nel 2014 con il contributo “Iannis Xenakis Polytopes” e invitata presso il Politecnico di Milano il 24 maggio 2017 per il seminario “Iannis Xenakis, architetto della luce e del suono”. In occasione delle celebrazioni del 50° anniversario dalla morte di Le Corbusier, le componenti del gruppo hanno inoltre fatto parte del comitato scientifico istituito dal DiAP della Sapienza di Roma per la pubblicazione di un volume con contributi internazionali dal titolo “Per Le Corbusier” partecipando anche individualmente con i saggi: A.Capanna, “Costruire Corbu dopo Corbu. Un abecedario per l’architetto contemporaneo” pp.111-121. N.Trasi, “Le mani di Le Corbusier” pp.397-409. In Per Le Corbusier. Corbu dopo Corbu 2015/1965 - ISBN:9788874628575 collana DiAP print teorie vol. 9 edito da Quodlibet.


La pubblicazione degli esiti conclusivi di questa ricerca, per la quale si chiede il finanziamento, fortemente orientata alla lettura dei progetti, più che ad una indagine storiografica, già in accordo con la casa editrice Birkhauser che la ha accettata in una delle collane dedicate all’architettura, è prevista nella forma di due volumi in italiano e in inglese. Inoltre tale Ricerca si avvale di contributi dei massimi esperti internazionali del settore, quali: l’inglese Tim Benton, professore emerito alla Open University; Jean-Louis Cohen che attualmente insegna alla New York University; il professore emerito Gerard Monnier della Sorbona di Parigi, con il quale questa Ricerca ha avuto avvio, e infine il Direttore della Fondazione Le Corbusier di Parigi.

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Innovatività della ricerca e potenzialità di realizzare un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell’arte
Sebbene la pubblicistica su Le Corbusier e il suo Atelier sia ricchissima, ancora non è stato affrontato il tema dell’eredità del suo pensiero. Si è al contrario talvolta sottolineato che al di là dell’imitazione di alcuni edifici iconici, la filosofia alla base del pensiero compositivo che produsse un cambiamento nella concezione dello spazio architettonico sia stata una vicenda circoscritta e coincidente con il personaggio Le Corbusier. Attraverso le interviste emerge invece un sistema di relazioni tra progetto e progettisti che illustra l’attività, il mestiere, il dibattito dello studio di architettura. Emerge altresì quanto di queste professionalità intervenne nel lavoro e nelle decisioni di alcune personalità di spicco che intervennero nello studio del maestro svizzero e quanto fu trasferito come patrimonio culturale nelle realizzazioni successive, delle quali la ricerca tende ad individuare esempi che dimostrino l’assunto teorico.
Altro elemento di novità, che d’altra parte risulta interna alle tendenze della ricerca contemporanea, è l’attenzione alle cosiddette figure minori. Dagli anni Sessanta la cultura italiana ha dato spazio alla diffusione della conoscenza di quei personaggi che hanno fatto crescere la cultura rimanendo poco conosciuti al grande pubblico. L’esperienza dei Dizionari Biografici, che nella grande famiglia delle opere enciclopediche della Treccani è diventata un mezzo di saperi per un pubblico vasto, è uno dei riferimenti metodologici per delineare queste figure, a partire dalla loro nascita e crescita culturale nell’atelier di rue de Sèvres, per ritrovare il seme della loro personale storia di progettisti nelle esperienze giovanili, nelle occasioni biografiche, nei conflitti e nelle nuove associazioni. Le opere architettoniche di alcuni di questi protagonisti, sebbene poco note, sono di livello altissimo, alcune confrontabili con quelle del maestro e analizzarne le possibili derivazioni riteniamo possa realizzare un avanzamento delle conoscenze nell’ambito del nostro settore disciplinare.


Descrizione delle attività e dei compiti dei partecipanti
Nella bozza di indice descritta nella precedente sezione sono esplicitati i singoli compiti dei componenti della ricerca.
Per la fase di studio e acquisizione dei materiali d’archivio si è scelto invece di procedere insieme, in primo luogo perché le due sezioni del libro non risultassero scollegate e in secondo luogo per confrontare le considerazioni e le analisi critiche dei singoli progetti per una migliore comprensione dei progetti stessi e metterli in relazione con le esperienze nel seno dell’atelier di Le Corbusier.


Eventuali altri partner esterni e ruolo nel progetto
Fin dalle prime fasi del progetto di ricerca, sono coinvolti anche in questa fase finale gli studiosi, gli accademici e i responsabili degli archivi di seguito elencati:
Tim BENTON, professore emerito della Open University (UK)
Jean-Louis COHEN, professore ordinario della New York University - Institute of Fine Art
Michel RICHARD, Direttore della Fondation Le Corbusier, Parigi
Arnaud DERCELLES Responsabile del centro di documentazione e ricerca della Fondation Le Corbusier, Parigi
David PEYCERE’, Direttore Archives IFA - Cité de l’Architecture e du Patrimoine, Parigi

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